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LA FOTO DEL MESE/Febbraio
24 Feb 2023

LA FOTO DEL MESE/Febbraio

Post by la redazione

I raccolti dell’inverno

Un’ape invernale alla ricerca di … ? Agli inizi di febbraio una bottinatrice ispeziona attentamente e spazzola con la ligula la superficie asciutta di una foglia di quercia.

Abbiamo spedito la foto a Chiara Braglia, dottoranda di ricerca presso la facoltà di Scienze e Tecnologie Agrarie dell’Università di Bologna, per avere qualche indicazione su come interpretare questo comportamento insolito. La dottoressa Braglia studia le relazioni tra impollinatori, piante e suolo attraverso l’osservazione dei microorganismi che sono la parte meno nota di questi sistemi ecologici.

” Le lesioni che si vedono sulla foglia sono molto regolari quindi o sono funghi, oppure tracce del passaggio di altri insetti. Nel caso della seconda ipotesi, si potrebbe supporre che l’ape non stia leccando propriamente la tacca, ma qualcosa che si sta sviluppando sulla foglia (funghi e lieviti), anche a seguito della morte della foglia stessa che sta andando in senescenza. Per capire quali possano essere le sostanze attrattive  bisognerebbe osservare la pagina inferiore fogliare.”

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“La situazione climatica attuale non fa sconti a nessuno. Con l’innalzamento della temperatura media, ad esempio, stiamo assistendo ad un “risveglio” anticipato di numerose specie (vegetali e non) che, il più delle volte, verranno danneggiate da ritorni di freddo tardivi ed improvvisi. Le api si vedono così costrette a cercare fonti trofiche alternative per sostentarsi ad attivare il proprio sistema immunitario. Chissà cosa starà assaporando questa bottinatrice: funghi, lieviti, residui zuccherini lasciati da altri insetti? Ad ora non possiamo dirlo con precisione, ma una cosa è certa: dietro a questa foto vi è un mondo ancora da scoprire.”

Pochi giorni dopo la nostra ape è tornata saldamente ad aggrapparsi in glomere alle sorelle; le temperature sono scese attorno allo zero per diversi giorni ed è arrivata anche la neve.

Neve gelata sopra agli alveari di un piccolo apiario sui Monti Sibillini; l’apicoltore si era premurato di coibentare le arnie in diversi modi, oltre a tenerle ben sollevate da terra.

La dottoressa Braglia, assieme ai colleghi Alberoni e Favaro, sarà nostra ospite il primo marzo per relazionare sulle ricerche che il team sta svolgendo sulla produzione di nettare dei girasoli. I prelievi di miele, api bottinatrici, fiori di girasole e porzioni di suolo sono state svolte la scorsa estate nelle Marche grazie alla collaborazione dei nostri soci.

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